
Il compleanno di una persona cara si avvicina e sei a corto di idee regalo? Un bel profumo potrebbe essere una scelta intelligente, ma quando i prezzi sono spesso superiori a 100 euro preferisci pensarci due volte? Se la qualità è elevata, ricorda sempre che stai facendo un investimento. Ma perché i profumi, soprattutto quelli artistici, hanno un prezzo piuttosto elevato? Noi del team di Lorenzo Pazzaglia proviamo a risponderti in questo articolo.
La materia prima conta
Il profumo stesso, e più precisamente le materie prime, possono essere la causa principale del prezzo più alto. Esaminiamo in breve il processo di produzione. Per avere il profumo le materie prime devono essere prima raccolte. Se il 90% delle materie prime proviene dal processo di distillazione (un processo molto costoso, tra l’altro), i loro prezzi dipendono dalla loro scarsità o dalle condizioni in cui devono essere raccolte. Alcune materie prime più delicate, come la rosa Centifolia, devono essere raccolte a mano. Ma poi il profumo deve anche essere estratto da questi materiali delicati, che in alcuni casi richiedono un costoso enfleurage a freddo. Per dare un’idea, 1L di Centifolia Rose Absolute rappresenta tra i 10 e i 12mila euro al chilo. E non è l’unico che ha un costo proibitivo! Iris o oud devono subire diversi anni di condizionamento prima di poter estrarre la loro essenza. Fidati, ci sono materiali lussuosi e solo pochi milligrammi sono usati nel prodotto finale: questo concentrato viene diluito con alcol e acqua per creare il profumo che indosserai.
Il marketing incide molto sul prezzo finale
La pubblicità e il marketing non devono essere dimenticati poiché costituiscono almeno il 25% del prezzo. E mentre la discrepanza sorprendente tra il costo del marketing e quello della fragranza potrebbe sorprenderti, la spiegazione risulta ovvia riguardo alla quantità di denaro che una star chiamata come testimonial di una campagna pubblicitaria per un profumo riceve. Ci sono poi i costi legati al lancio di un profumo, che comporta spesso un rischio. Ad esempio, si spendono anni di test e sviluppo prima di rilasciare un nuovo profumo. Il processo è già costoso, ma successivamente, un marchio deve anche materializzarlo.
Differenze tra profumeria di nicchia e profumeria mainstream
Una volta che si decide che i marchi storici dell’alta moda non sono gli unici ad avere il diritto di creare profumi, assistiamo alla nascita della “profumeria di nicchia”. Spesso meno promossi, o non promossi affatto, dai grandi rivenditori (una maggiore visibilità sugli scaffali implica un maggiore investimento per la casa di profumi) anche i piccoli marchi sono sotto maggiore pressione dalle figure di questi rivenditori. Infatti, selezionare un punto vendita è più conveniente che dover pagare per i locali, i venditori e un sufficiente magazzino per gestire un negozio. Gli investimenti non sono quindi uguali e inoltre, ogni profumo non sarà prodotto sulla stessa scala. Di conseguenza, con questi piccoli lotti, il costo individuale di ogni bottiglia sarà molto più alto rispetto alla profumeria convenzionale! I piccoli marchi si affidano di più alle reti sociali o a una comunicazione accessibile, riducendo di conseguenza il budget pubblicitario. Tutto ciò che non si mette in pubblicità, lo si mette nella qualità del profumo. Il risultato è una bottiglia di profumo che è certamente costosa, ma che è il prezzo da pagare per avere un profumo vero, come si deve. La profumeria di nicchia fa una forte affermazione sulla sua originalità e sui profumi insoliti. E questo fa anche Lorenzo Pazzaglia, con le sue creazioni artistiche profumate deluxe.